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Recensione Laowa 10mm f2

Quest’estate ho avuto la fortuna di poter testare l’interessante Laowa 10mm f2 (20mm equivalente su full frame), grandangolo microscopico che si sposa perfettamente con la filosofia del sistema micro4/3. Come nel mio stile mi limiterò ad una recensione non troppo tecnica ma incentrata sull’esperienza e sulle impressioni d’uso.

Nonostante abbia avuto diverso tempo per testarlo (l’ho portato con me nel viaggio in Svezia) le occasioni reali per usarlo sono state poche e spesso ho fotografato durante le uscite con la famiglia.

Cascata presso Moretti di Ponzone
Laowa 10mm f2, filtro ND 1000, treppiedi
Querceta presso Moretti di Ponzone
Laowa 10mm f2

Costruzione

Partiamo dalla costruzione: il Laowa 10mm f2 da subito l’idea di solidità (come tutti i prodotti Laowa), è piccolo, compatto e leggero (leggermente più piccolo del laowa 7,5mm f2 che possiedo) ed è dotato di contatti elettrici che permettono la regolazione del diaframma ma non dell’autofocus. La ghiera della messa a fuoco è fluida e molto precisa, non ho mai avuto problemi anche nelle riprese ravvicinate con diaframma aperto, ovviamente anche il focus peaking aiuta tanto in questi casi. L’ho provato con le mie Olympus 1 mark II e 10 mark II, esteticamente è davvero godurioso!

Parco Nazionale di Tyresta (Svezia)
Laowa 10mm f2
Faggeta del Parco del Beigua
Laowa 10mm f2
Faggeta del Parco del Beigua
Laowa 10mm f2

Impressioni d’uso

Come ho scritto precedentemente, possiedo il Laowa 7,5mm f2 e quindi ho potuto fare un po’ di confronti nell’uso di questo nuovo grandangolo, soprattutto per quanto riguarda il mio stile naturalistico che va dal paesaggio alla macro- ambientata.

Per quando riguarda la paesaggistica il Laowa 10mm f2 è veramente interessante: ci si può fare di tutto ed essendo così leggero e poco ingombrante si può portare sempre nello zaino, anche durante le escursioni con molto dislivello. Inoltre monta i filtri a vite da 46mm di diametro, poco costosi soprattutto se paragonati ai “sistemi holder”. Rispetto al Laowa 7,5 mm f2 l’ho trovato più nitido, soprattutto agli angoli e la comodità dei contatti elettrici per il diaframma in alcuni casi, come nella macro-ambientata, si fa sentire.

Ho testato l’obbiettivo anche in ambienti molto bui come quando ho visitato il Museo di Storia Naturale di Stoccolma: spesso i musei mantengono le luci basse per evitare di danneggiare le colorazioni degli esemplari esposti, la sfida è stata quella di fotografare i bellissimi diorami a mano libera durante la visita con la famiglia, ma come puoi vedere, anche grazie alla luminosità dell’obbiettivo, qualche scatto sono riuscito a portarlo a casa.

Museo di Storia Naturale (Stoccolma)
Laowa 10mm f2
Museo di Storia Naturale (Stoccolma)
Laowa 10mm f2
Museo di Storia Naturale (Stoccolma)
Laowa 10mm f2
Museo di Storia Naturale (Stoccolma)
Laowa 10mm f2

Macro-ambientata con il Laowa 10mm f2

Un aspetto su cui mi sono soffermato è stato quello dell’uso di questo obbiettivo per macro-ambientata (se non conosci questa tecnica trovi qui il link per l’articolo in cui ne parlo). Confrontato con il Laowa 7,5mm f2 si riescono ad ingrandire maggiormente i soggetti (anche se non c’è una grossa differenza) permettendo l’ambientazione di insetti di grossa taglia come il cervo volante e la mantide religiosa; è invece perfetto per l’ambientazione di anfibi e rettili, come puoi vedere nelle foto.

Natrix tessellata
Laowa 10mm f2, 2 flash diffusi
Tettigonia viridissima
Laowa 10mm f2, 1 pannello led
Rana temporaria
Laowa 10mm f2, 2 pannelli led
Calopteryx sp.
Laowa 10mm f2, 1 pannello led

Ovviamente essendo un 20 mm equivalente si perde un po’ di angolo di campo ma l’ambientazione rimane comunque efficace. Ad ora per questo stile di fotografia lo Zuiko 8 mm (fish-eye) rimane imbattuto in casa micro4/3 ma sono fiducioso che Laowa produca, prima o poi , un simil Laowa 15 mm macro 1:1 anche per questo sistema!

Tabella comparativa sulle specifiche per la macro-ambientata
Laowa 10 mm f2
Minima distanza di messa a fuoco: 0,12m
Rapporto di riproduzione: 0,15x
Laowa 7,5 mm f2
Minima distanza di messa a fuoco: 0,12m
Rapporto di riproduzione: 0,11x
Faggeta del Parco dell’Aveto
Laowa 10mm f2
Cascata presso Moretti di Ponzone
Laowa 10mm f2, filtro ND 1000, treppiedi

Faggeta del Parco del Beigua
Laowa 10mm f2

In conclusione…

Il Laowa 10mm f2 è un eccellente obbiettivo, molto versatile ed estremamente trasportabile, un compagno di viaggio perfetto per i fotografi naturalisti che amano il paesaggio e la macro ambientata di soggetti non troppo piccoli.

PRO
– eccellente qualità d’immagine
– piccolo e compatto
– ghiera di messa a fuoco fluida e precisa
– contatti elettrici per regolazione diaframmi
– prezzo
– ottimo per la macro-ambientata di soggetti non troppo piccoli
CONTRO
– mancanza autofocus, utile in alcuni casi per la macro-ambientata

Photo Gallery Laowa 10mm f2

Un grosso ringraziamento va ad Ugo Baldassarre che ha fatto da tramite con Laowa Italia permettendomi di ricevere il modello demo.

La macro ambientata

Se mi chiedessero quale tecnica fotografica preferisco non avrei nessun dubbio, la macro ambientata è sicuramente quella che mi dà più soddisfazione e che negli anni ho sviluppato, concentrando i miei sforzi per migliorarla.

Argiope bruennichi
Sigma 15mm FISHEYE
Mycena rosea
Laowa 15mm MACRO
Natrix maura
Tokina 10-17mm FISHEYE

Ma cos’è la macro ambientata?

A mio avviso è la tecnica macro più completa: fonde la macro-fotografia “classica” con la paesaggistica, fornendo ai nostri scatti informazioni sul contesto ambientale-ecologico delle specie ritratte. Come potete intuire il valore naturalistico della macro ambientata è notevolmente superiore alla “semplice” macro. Proprio per via di questo “valore naturalistico”, la macro ambientata ha bisogno di un approccio consapevole ed etico, come dico sempre non è una tecnica per tutti! A parte la difficoltà soggettiva nella realizzazione degli scatti, bisogna avere una conoscenza approfondita delle specie che si vanno a fotografare, questo per evitare di far danni e per non creare foto artefatte e ridicole come quelle che producono alcuni pseudo-fotografi e che vengono anche premiate a concorsi naturalistici… una mantide esotica di allevamento piazzata in un bosco autunnale italiano è assolutamente la morte di questa tecnica, un prodotto insensato che trasmette concetti sbagliati sulla natura.

Deilephila porcellus
Tokina 10-17mm FISHEYE
Rana temporaria
Tokina 10-17mm FISHEYE
Palpares libelluloides
Zuiko 8mm FISHEYE
Orchis anthropophora
Tokina 10-17mm FISHEYE
Orchis purpurea
Tokina 10-17mm FISHEYE
Morimus sp.
Laowa 7,5mm

Quindi riassumendo, se vuoi entrare nel mondo della macro ambientata fallo in punta di piedi, studia, informati e frequenta persone competenti. E, soprattutto, inizia con soggetti statici come funghi e fiori avendo sempre ben presente quello che stai facendo. Mi ripeterò ancora una volta: la fotografia naturalistica non ha senso se danneggiamo i soggetti che fotografiamo!

Quale attrezzatura per la macro ambientata?

Nel panorama fotografico attuale troviamo moltissime possibilità per sviluppare questa tecnica a seconda del sistema che usiamo. Negli anni ho avuto la possibilità di provare diverse ottiche, più o meno dedicate, i requisiti più importanti sono l’angolo di campo e il rapporto di riproduzione dell’obbiettivo.

Ecco alcune lenti da me provate:

SIGMA 15mm FISHEYE

Il mio primo obbiettivo per macro ambientata, ottimo su FF e APSC, è circa un 1:4 e permette di riprendere in modo eccellente soggetti di grandezza media (anfibi e rettili).

TOKINA 10-17mm FISHEYE

Per quanto mi riguarda il migliore obbiettivo che abbia mai usato per la macro ambientata! Rispetto al SIGMA 15mm è più versatile per via dello zoom e ha un RR superiore che permette la ripresa di soggetti più piccoli come per gli insetti di dimensioni maggiori. Questa lente è nativa APSC ma io la uso agevolmente anche su FF.

LAOWA 15mm MACRO

Il più estremo di tutti e unico obbiettivo grandangolare ad arrivare a RR 1:1. Lente molto nitida per FF (ma si usa anche in APSC con un angolo di campo minore) che permette di riprendere soggetti molto piccoli. Si tratta di un obbiettivo estremamente difficile da usare per via della completa gestione in manuale, inoltre a parità di diaframma si ha una profondità di campo percepita che risulta minore a quelle dei fisheye.

ZUIKO 8mm FISHEYE

Ottima lente per sistema micro 4/3 che mi sento di paragonare al SIGMA 15mm. La uso da questa primavera ma mi ha già dato molte soddisfazioni!

In realtà mi è capitato di usare anche oltre ottiche meno specialistiche per questo tipo di scatti, come il LAOWA 7,5mm (m4/3), il NIKKOR 16-35mm o il NIKKOR 20mm G (che ho comprato da poco e devo ancora testare per bene).

Detto questo esistono sicuramente anche altri obbiettivi adatti che non ho mai testato ma che sono sicuro che possano dare ottime soddisfazioni, mi vengono in mente il PANSONIC 8mm (m4/3), il NIKKOR 8-15mm o l’equivalente CANON.

Amanita muscaria
Tokina 10-17mm FISHEYE
Cornu aspersum
Laowa 15mm MACRO

Oltre all’obbiettivo è molto importante l’illuminazione del soggetto: è quindi consigliato l’uso dei flash e dei pannelli led che dovranno essere posizionati in modo tale da far risaltare il soggetto rispetto all’ambientazione circostante. Scegliere se usare led o flash dipende dalla situazione: in caso di forte controluce, per esempio, il led non riuscirà mai a schiarire il soggetto! L’uso del treppiede, invece, è raccomandato solo quando necessario e solamente per soggetti statici. Per quelli più dinamici non abbiate paura e alzate un po’ gli ISO.

Zoropsis spinimana
Zuiko 8mm FISHEYE

Austropotamobius pallipes
Sigma 15mm FISHEYE

Conclusioni

Spero che questo articolo possa servirti per conoscere meglio la macro ambientata e per chiarirti le idee sulla scelta dell’attrezzatura. Come ho scritto in precedenza è una tecnica complicata e che ha bisogno di molto studio sotto ogni aspetto. Se hai altre domande contattami o scrivimi nei commenti!

Photo Gallery

Recensione Laowa 50mm 2:1 MFT

Amo la macro fotografia, esplorare il micromondo con la macchina fotografica mi permette di scoprire e ampliare le mie conoscenze in ambito naturalistico e soddisfare la mia curiosità. Da qualche anno ho deciso di sfruttare le potenzialità del sistema micro 4/3 in questo ambito fotografico, usando Zuiko 60 mm e adattando il Laowa 25 mm 5:1 (per Nikon full frame), due ottiche che mi danno molta soddisfazione in termini di qualità. Quando sono venuto a conoscenza dell’imminente uscita del nuovo Laowa 50mm 2:1 dedicato al micro 4/3 è scattata in me la curiosità. Grazie alla collaborazione con il gruppo Micro4/3 Italia, ho potuto testare per una decina di giorni questo ottimo obiettivo. In questo articolo troverai la mia recensione del Laowa 50mm 2:1 MFT.

Primo piano di Charaxes jasius
Charaxes jasius
Laowa 50mm a 2x e 2 tubi di prolunga
Dettaglio di Crocus ligusticus
Crocus ligusticus
Laowa 50mm

Premetto che non sono un tecnico e quindi la mia recensione sarà più una “prova esperienziale” su campo dove ho “spremuto” l’obbiettivo sfruttandone le potenzialità.

Passiamo alla recensione del Laowa 50mm!

Il Laowa 50mm si presenta come un obbiettivo super compatto (79mm x 240gr) che si sposa perfettamente con la filosofia del micro 4/3. È costruito in modo solido e si fonde perfettamente con un corpo come quello della Olympus 1 mark II. Rispetto allo Zuiko è leggermente più corto e pesante ma, al contrario del 60, ha il paraluce in dotazione.

Geotrupidae
Laowa 50mm a 2x
Dicyrtomina ornata
Laowa 50mm a 2x, Tc 1,4x e tubi di prolunga
Agelenidae
Laowa 50mm a 2x

Un’altra caratteristica che mi ha impressionato positivamente è la ghiera di messa a fuoco, fluida e precisa, caratteristica importante per un obbiettivo macro. Inoltre è il primo obbiettivo Laowa con i contatti elettrici che danno la possibilità di regolare i diaframmi direttamente in macchina anche se ancora non è disponibile l’autofocus (feature che per la macro trovo abbastanza inutile, soprattutto con la possibilità di usare il peaking).

Ho testato l’obbiettivo fra le suggestive faggete del Parco del Beigua e la macchia mediterranea di Genova. Nonostante le diverse condizioni climatiche, da 7 gradi con vento a più di 20 sotto il pieno sole, non ho riscontrato problematiche anche se non mi risulta che sia dotato di tropicalizzazione (la costruzione è comunque da carro armato).

Lo sfocato è molto gradevole, si possono ottenere bokeh interessanti (come l’esempio nella foto) ma sicuramente non è l’ambito preferenziale di questo obbiettivo e qui lo Zuiko ha una resa migliore.

Amanita citrina
Laowa 50mm
Backstage della foto precedente

La nitidezza mi ha sorpreso. È paragonabile a quella dello Zuiko, anzi forse ha anche qualcosina in più. Ma la vera differenza la fa sul 2:1: comparando il Laowa a massimo ingrandimento e lo Zuiko con due tubi di prolunga a mio avviso è migliore il primo. Quest’estate ho provato diverse “combo” con il 60mm: tubi, tubi + teleconverter 1,4 e raynox 250. Devo dire che con il Laowa, a parità di settaggio, si arriva ad ingrandimenti maggiori con una perdita minore di qualità. Ovviamente in questi casi bisogna chiudere molto il diaframma e consiglio di non superare f9 (meglio f7,1) per non avere un calo clamoroso di qualità dato dalla diffrazione.

L’unica nota dolente, ma non si può avere tutto, è la distanza di messa a fuoco: circa 5,6 cm a 1:1 e 4,4 cm a 2:1. In questo caso lo Zuiko ha una distanza di lavoro superiore che può portare ad avere benefici con soggetti meno confidenti. Onestamente non ho avuto grosse problematiche anche con animali molto attivi come i ragni Salticidae (vedi foto).

Carrhotus xanthogramma
Laowa 50mm a 2x

Carrhotus xanthogramma
Laowa 50mm a 2x e 2 tubi di prolunga

In conclusione…

Per quanto mi riguarda è stato “amore a prima vista”, lo trovo un obbiettivo fantastico per chi come me ama fare fotografia macro, anche oltre 1:1. Senza dover inserire tubi di prolunga o lenti addizionali si ha a disposizione una lente di qualità, compatta e solida, che permette un ingrandimento 2:1 equivalente ad un 4:1 su full frame. Lo consiglio fortemente anche a chi vuole iniziare con la macro su sistema micro 4/3. Costa 100 euro in meno rispetto allo Zuiko e come prestazioni sono equivalenti. Ovviamente la mancanza di autofocus può non essere una nota positiva per chi vuole sfruttare la tecnica di “focus stacking” e focus braketing in dotazione sulle mirrorless Olympus.

PRO
– eccellente qualità d’immagine
– piccolo e compatto
– 2x integrato
– paraluce in dotazione
– ghiera di messa a fuoco
– contatti elettrici per regolazione diaframmi
– prezzo
CONTRO
– distanza di lavoro (ma comunque gestibile)
– autofocus (per chi ne ha bisogno)

Crocus ligusticus
Laowa 50mm
Apis mellifera
Laowa 50mm a 2x

Linyphiidae
Laowa 50mm a 1x

Photo Gallery Laowa 50mm

Un grosso ringraziamento va ad Ugo Baldassarre che ha fatto da tramite con Laowa Italia permettendomi di ricevere il modello demo.

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Marco Bertolini, Guida Ambientale Escursionistica abilitata per la Regione Liguria
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